Romagna Borghi In Valmarecchia: Talamello
Romagna Borghi In Valmarecchia: Talamello


Romagna Borghi In Valmarecchia: Talamello
Il piccolo borgo medievale nel cuore del Montefeltro fu proprietà della famiglia dei Della Faggiola, infeudata dal papa, per poi tornare più volte nelle mani della Chiesa e dei Malatesta. Nel 1490, nei mulini di Talamello ebbe inizio la produzione di polvere da sparo che si concluderà nella seconda metà del XX sec. dopo circa 500 anni di attività. Degli antichi tempi custodisce ancora le sue piccole gemme da apprezzare nella bella stagione, fino all'autunno inoltrato.
Tra le bellezze, la fontana che ingentilisce la piazza, la Cella del cimitero che racchiude autentici tesori quattrocenteschi, lo splendido Crocifisso di “Scuola riminese del Trecento”.
Da non trascurare poi il Teatro Amintore Galli, intitolato al padre dell’Inno dei Lavoratori, che qui ebbe i natali nel 1845, insegnante, critico e apprezzato compositore. L’edificio oggi ospita il Museo-pinacoteca Gualtieri.
Raggiungibile da Riccione
e dagli Hotel della Riviera
Romagna Borghi in Valmarecchia: San Leo
Romagna Borghi in Valmarecchia: San Leo
Romagna Borghi in Valmarecchia: San Leo
San Leo si trova nell'entroterra di Rimini nella parte meridionale dell'Emilia Romagna, racchiuso tra la Toscana, le Marche e la Repubblica di San Marino.
L´antico nome Mons Feretrius è tradizionalmente legato ad un importante insediamento romano, sorto intorno ad un tempio consacrato a Giove Feretrio.
Il centro medievale conserva gli edifici romanici, Pieve, Cattedrale e Torre Campanaria, mentre i palazzi residenziali hanno subito numerose trasformazioni principalmente durante il periodo rinascimentale. L’abitato storico si estende intorno alle chiese che affacciano sulla piazza centrale, intitolata a Dante Alighieri, ed è composto da numerosi edifici: il Palazzo Mediceo (1517-23), la residenza dei Conti Severini-Nardini (XIII-XVI sec.), il Palazzo Della Rovere (XVI-XVII sec.), la Chiesa della Madonna di Loreto e abitazioni costruite fra il XIV e il XIX secolo.
Borghi di Romagna In Valmarecchia:Poggio Torriana
Borghi di Romagna In Valmarecchia:Poggio Torriana
Poggio Torriana
A Poggio Berni Il visitatore rimane colpito da un potente edificio che si staglia solitario su un colle: è Palazzo Marcosanti, un'antica fattoria fortificata malatestiana.Palazzi e ville nobiliari con origini lontane nel tempo, appartenuti alle più potenti casate locali, mulini utilizzati da una vasta area agricola che ancor oggi si estende intorno al centro principale.È singolare la concentrazione di palazzi e mulini, ma, se ci si pensa, sono le due facce di una stessa medaglia: entrambi testimonianze della ricchezza di queste campagne da sempre fertili e popolose.
Sorgente: Poggio Torriana
Borghi di Romagna: Verucchio in Valmarecchia
Borghi di Romagna: Verucchio in Valmarecchia
Sorgente: Verucchio | Emilia Romagna Turismo
Borghi di Romagna: Verucchio in Valmarecchia
Bandiera arancione Touring dal 2005, Verucchio ha saputo mantenere intatto il proprio fascino. La sua doppia natura di città culla dei Malatesta e, parecchi secoli prima, di centro della civiltà Villanoviana unita alla bellezza paesaggistica della Valle del Fiume Marecchia in cui è immersa, rende d'obbligo per chi transita in Romagna una visita all’antico borgo.
Borghi di Romagna: Santarcangelo di Romagna in Valmarecchia
Borghi di Romagna: Santarcangelo di Romagna in Valmarecchia
Sorgente: Turismo,Eventi,hotel e ristoranti a Santarcangelo di Romagna e Valmarecchia
Borghi di Romagna: Santarcangelo di Romagna in Valmarecchia
Santarcangelo di Romagna è un centro medioevale che vanta origini antichissime.
Già colonia romana, il Pagus Acerbolanus, primo insediamento, si sviluppa intorno alla sua Pieve.
Con le invasioni barbariche si sposta sul Colle Giove dove, intorno all’anno 1000, in seguito alla costruzione del Castello (successivamente Rocca Malatestiana) si costituisce l’attuale centro storico della Città.
È con lo sviluppo edilizio iniziato nel 1700 che vi è l’espansione al piano della Santarcangelo di oggi.
Il 4 febbraio 1948, con D.M. 8 dicembre 1942, la prefettura di Forlì conferiva alla città lo stemma miniato consacrando di diritto il titolo di Città; titolo già riconosciuto da Papa Leone XII l’8 agosto 1828.
Nel 1984 viene riconosciuta Città d’Arte.