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Borghi Valmarecchia Romagna

Romagna Borghi In Valmarecchia: Talamello

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Romagna Borghi In Valmarecchia: Talamello
Romagna Borghi In Valmarecchia: Talamello

Romagna Borghi In Valmarecchia: Talamello

Il piccolo borgo medievale nel cuore del Montefeltro fu proprietà della famiglia dei Della Faggiola, infeudata dal papa, per poi tornare più volte nelle mani della Chiesa e dei Malatesta. Nel 1490, nei mulini di Talamello ebbe inizio la produzione di polvere da sparo che si concluderà nella seconda metà del XX sec. dopo circa 500 anni di attività. Degli antichi tempi custodisce ancora le sue piccole gemme da apprezzare nella bella stagione, fino all'autunno inoltrato.

Tra le bellezze, la fontana che ingentilisce la piazza, la Cella del cimitero che racchiude autentici tesori quattrocenteschi, lo splendido Crocifisso di “Scuola riminese del Trecento”.

Da non trascurare poi il Teatro Amintore Galli, intitolato al padre dell’Inno dei Lavoratori, che qui ebbe i natali nel 1845, insegnante, critico e apprezzato compositore. L’edificio oggi ospita il Museo-pinacoteca Gualtieri.

Raggiungibile da Riccione  

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Borghi in Valconca di Romagna

Montescudo Magnifica terrazza sulle prime colline della Valconca, che lambiscono l’antica Repubblica di San Marino e dialogano con il Montefeltro. I Malatesta ne fecero un avamposto importante, data la sua collocazione strategica adatta al controllo del territorio. Una posizione tanto felice da richiamare non solo visitatori ma anche nuovi abitanti. Nelle sue fertili terre scorrono il Conca e il Marano ed è grazie ad essi che sono sviluppati nei secoli gli insediamenti etruschi, celtici e romani che, in epoca augustea, ne fecero una stazione di posta. Montescutulum è citato nel Diploma (962) di Ottone I ai Carpegna, ma con l’affermarsi dei Malatesta divenne fondamentale per il loro sistema di difesa, tenendo conto che i Montefeltro erano alle porte occupando i castelli vicini, tra cui il confinante Sassofeltrio. Poiché l’avamposto era da lungo tempo conteso tra le due famiglie, Sigismondo Pandolfo Malatesta volle edificare nel 1460 una robusta Rocca a scudo della città di Rimini, come afferma la lapide posta sul bastione meridionale. Poderosa anche la cinta muraria in pietra con pareti a scarpa nelle quali è stato fatto un ritrovamento straordinario: un’anfora con 22 medaglie con il Tempio Malatestiano di Rimini così come avrebbe dovuto essere realizzato, e l’effigie di Sigismondo. Sempre quattrocenteschi sono gli affreschi della “Scuola del Ghirlandaio” nella chiesa romanica di Valliano, a qualche chilometro dal centro. Unita al riminese nei secoli a seguire appartenne alla Repubblica di Venezia, allo Stato Pontificio e a Napoleone, come rammenta la lapide all’ingresso del Teatro comunale e i colori della bandiera francese nel proprio stemma. Cuore del centro storico la Piazza del Comune con un pozzo centrale, un giardino sul bastione da cui si gode una vista amplissima verso la costa, una ghiacciaia di forma cilindrica e la sommità della Torre di avvistamento che era unita alla Rocca tramite cunicoli sotterranei. Autentico gioiello immerso nel verde, Albereto, borgo rurale dalla struttura fortificata, di origine romana, coinvolto nelle ripetute battaglie tra Malatesta e Montefeltro anch’esso ricostruito da Sigismondo, Signore di Rimini.
Borghi di Romagna Comune di Montefiore Conca in Valconca
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Borghi di Romagna: saludecio
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Romagna Borghi in Valmarecchia: San Leo

Romagna Borghi in Valmarecchia: San Leo

borghi in valmarecchia San leo

Romagna Borghi in Valmarecchia: San Leo

San Leo si trova nell'entroterra di Rimini nella parte meridionale dell'Emilia Romagna, racchiuso tra la Toscana, le Marche e la Repubblica di San Marino.

L´antico nome Mons Feretrius è tradizionalmente legato ad un importante insediamento romano, sorto intorno ad un tempio consacrato a Giove Feretrio.

Il centro medievale conserva gli edifici romanici, Pieve, Cattedrale e Torre Campanaria, mentre i palazzi residenziali hanno subito numerose trasformazioni principalmente durante il periodo rinascimentale. L’abitato storico si estende intorno alle chiese che affacciano sulla piazza centrale, intitolata a Dante Alighieri, ed è composto da numerosi edifici: il Palazzo Mediceo (1517-23), la residenza dei Conti Severini-Nardini (XIII-XVI sec.), il Palazzo Della Rovere (XVI-XVII sec.), la Chiesa della Madonna di Loreto e abitazioni costruite fra il XIV e il XIX secolo.

 

Sorgente: IAT - Ufficio turistico di San Leo (Rimini)

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Borghi in Valconca di Romagna

Montescudo Magnifica terrazza sulle prime colline della Valconca, che lambiscono l’antica Repubblica di San Marino e dialogano con il Montefeltro. I Malatesta ne fecero un avamposto importante, data la sua collocazione strategica adatta al controllo del territorio. Una posizione tanto felice da richiamare non solo visitatori ma anche nuovi abitanti. Nelle sue fertili terre scorrono il Conca e il Marano ed è grazie ad essi che sono sviluppati nei secoli gli insediamenti etruschi, celtici e romani che, in epoca augustea, ne fecero una stazione di posta. Montescutulum è citato nel Diploma (962) di Ottone I ai Carpegna, ma con l’affermarsi dei Malatesta divenne fondamentale per il loro sistema di difesa, tenendo conto che i Montefeltro erano alle porte occupando i castelli vicini, tra cui il confinante Sassofeltrio. Poiché l’avamposto era da lungo tempo conteso tra le due famiglie, Sigismondo Pandolfo Malatesta volle edificare nel 1460 una robusta Rocca a scudo della città di Rimini, come afferma la lapide posta sul bastione meridionale. Poderosa anche la cinta muraria in pietra con pareti a scarpa nelle quali è stato fatto un ritrovamento straordinario: un’anfora con 22 medaglie con il Tempio Malatestiano di Rimini così come avrebbe dovuto essere realizzato, e l’effigie di Sigismondo. Sempre quattrocenteschi sono gli affreschi della “Scuola del Ghirlandaio” nella chiesa romanica di Valliano, a qualche chilometro dal centro. Unita al riminese nei secoli a seguire appartenne alla Repubblica di Venezia, allo Stato Pontificio e a Napoleone, come rammenta la lapide all’ingresso del Teatro comunale e i colori della bandiera francese nel proprio stemma. Cuore del centro storico la Piazza del Comune con un pozzo centrale, un giardino sul bastione da cui si gode una vista amplissima verso la costa, una ghiacciaia di forma cilindrica e la sommità della Torre di avvistamento che era unita alla Rocca tramite cunicoli sotterranei. Autentico gioiello immerso nel verde, Albereto, borgo rurale dalla struttura fortificata, di origine romana, coinvolto nelle ripetute battaglie tra Malatesta e Montefeltro anch’esso ricostruito da Sigismondo, Signore di Rimini.
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Borghi in Valmarecchia Romagna

Romagna Borghi In Valmarecchia: Talamello
borghi in valmarecchia San leo
borgo torriana
Bandiera arancione Touring dal 2005, Verucchio ha saputo mantenere intatto il proprio fascino. La sua doppia natura di città culla dei Malatesta e, parecchi secoli prima, di centro della civiltà Villanoviana unita alla bellezza paesaggistica della Valle del Fiume Marecchia in cui è immersa, rende d'obbligo per chi transita in Romagna una visita all’antico borgo.
Borghi di Romagna: Santarcangelo di Romagna in Valmarecchia

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Borghi di Romagna In Valmarecchia:Poggio Torriana

Borghi di Romagna In Valmarecchia:Poggio Torriana

Poggio Torriana

borgo torriana

A Poggio Berni Il visitatore rimane colpito da un potente edificio che si staglia solitario su un colle: è Palazzo Marcosanti, un'antica fattoria fortificata malatestiana.Palazzi e ville nobiliari con origini lontane nel tempo, appartenuti alle più potenti casate locali, mulini utilizzati da una vasta area agricola che ancor oggi si estende intorno al centro principale.È singolare la concentrazione di palazzi e mulini, ma, se ci si pensa, sono le due facce di una stessa medaglia: entrambi testimonianze della ricchezza di queste campagne da sempre fertili e popolose.

 

Sorgente: Poggio Torriana

Borghi in Valconca

Montescudo Magnifica terrazza sulle prime colline della Valconca, che lambiscono l’antica Repubblica di San Marino e dialogano con il Montefeltro. I Malatesta ne fecero un avamposto importante, data la sua collocazione strategica adatta al controllo del territorio. Una posizione tanto felice da richiamare non solo visitatori ma anche nuovi abitanti. Nelle sue fertili terre scorrono il Conca e il Marano ed è grazie ad essi che sono sviluppati nei secoli gli insediamenti etruschi, celtici e romani che, in epoca augustea, ne fecero una stazione di posta. Montescutulum è citato nel Diploma (962) di Ottone I ai Carpegna, ma con l’affermarsi dei Malatesta divenne fondamentale per il loro sistema di difesa, tenendo conto che i Montefeltro erano alle porte occupando i castelli vicini, tra cui il confinante Sassofeltrio. Poiché l’avamposto era da lungo tempo conteso tra le due famiglie, Sigismondo Pandolfo Malatesta volle edificare nel 1460 una robusta Rocca a scudo della città di Rimini, come afferma la lapide posta sul bastione meridionale. Poderosa anche la cinta muraria in pietra con pareti a scarpa nelle quali è stato fatto un ritrovamento straordinario: un’anfora con 22 medaglie con il Tempio Malatestiano di Rimini così come avrebbe dovuto essere realizzato, e l’effigie di Sigismondo. Sempre quattrocenteschi sono gli affreschi della “Scuola del Ghirlandaio” nella chiesa romanica di Valliano, a qualche chilometro dal centro. Unita al riminese nei secoli a seguire appartenne alla Repubblica di Venezia, allo Stato Pontificio e a Napoleone, come rammenta la lapide all’ingresso del Teatro comunale e i colori della bandiera francese nel proprio stemma. Cuore del centro storico la Piazza del Comune con un pozzo centrale, un giardino sul bastione da cui si gode una vista amplissima verso la costa, una ghiacciaia di forma cilindrica e la sommità della Torre di avvistamento che era unita alla Rocca tramite cunicoli sotterranei. Autentico gioiello immerso nel verde, Albereto, borgo rurale dalla struttura fortificata, di origine romana, coinvolto nelle ripetute battaglie tra Malatesta e Montefeltro anch’esso ricostruito da Sigismondo, Signore di Rimini.
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Borghi IN Valmarecchia

Romagna Borghi In Valmarecchia: Talamello
borghi in valmarecchia San leo
borgo torriana
Bandiera arancione Touring dal 2005, Verucchio ha saputo mantenere intatto il proprio fascino. La sua doppia natura di città culla dei Malatesta e, parecchi secoli prima, di centro della civiltà Villanoviana unita alla bellezza paesaggistica della Valle del Fiume Marecchia in cui è immersa, rende d'obbligo per chi transita in Romagna una visita all’antico borgo.
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L'Italia è da sempre terra di ciclisti. Se provate a pensarci un attimo, vi renderete subito conto come questa affermazione sia assolutamente vera. Negli ultimi cent'anni la Penisola Italiana ha dato i natali a moltissimi campioni delle due ruote. Come dimenticare, ad esempio, il toscano Gino Bartali, detto il Gigante delle Montagne, o il piemontese Fausto Coppi soprannominato l'Airone (sembra avesse le ali al posto delle gambe!) e da ultimo - ma non in ordine di importanza - il grande Pirata romagnolo Marco Pantani? Tre campioni di origini differenti, con tre distinte storie sportive alla spalle, ma che hanno saputo condurre con passione e dedizione il ciclismo italiano nell'olimpo internazionale. Non può essere quindi un caso se nel 2024, per la prima volta nella storia ultracentenaria della corsa, la Grand Départ del Tour de France prenderà il via dall'Italia, sviluppandosi su tre tappe che percorreranno le strade dei territori di origine di questi tre grandi campioni, Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte.
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Borghi di Romagna: Verucchio in Valmarecchia

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Bandiera arancione Touring dal 2005, Verucchio ha saputo mantenere intatto il proprio fascino. La sua doppia natura di città culla dei Malatesta e, parecchi secoli prima, di centro della civiltà Villanoviana unita alla bellezza paesaggistica della Valle del Fiume Marecchia in cui è immersa, rende d'obbligo per chi transita in Romagna una visita all’antico borgo.

 

Sorgente: Verucchio | Emilia Romagna Turismo

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Bandiera arancione Touring dal 2005, Verucchio ha saputo mantenere intatto il proprio fascino. La sua doppia natura di città culla dei Malatesta e, parecchi secoli prima, di centro della civiltà Villanoviana unita alla bellezza paesaggistica della Valle del Fiume Marecchia in cui è immersa, rende d'obbligo per chi transita in Romagna una visita all’antico borgo.

Borghi In Valconca

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Borghi di Romagna: Santarcangelo di Romagna in Valmarecchia

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Sorgente: Turismo,Eventi,hotel e ristoranti a Santarcangelo di Romagna e Valmarecchia

Borghi di Romagna: Santarcangelo di Romagna in Valmarecchia

 

Santarcangelo di Romagna è un centro medioevale che vanta origini antichissime.

Già colonia romana, il Pagus Acerbolanus, primo insediamento, si sviluppa intorno alla sua Pieve.

Con le invasioni barbariche si sposta sul Colle Giove dove, intorno all’anno 1000, in seguito alla costruzione del Castello (successivamente Rocca Malatestiana)  si costituisce l’attuale centro storico della Città.

È con lo sviluppo edilizio iniziato nel 1700 che vi è l’espansione al piano della Santarcangelo di oggi.

Il 4 febbraio 1948, con D.M. 8 dicembre 1942, la prefettura di Forlì conferiva alla città lo stemma miniato consacrando di diritto il titolo di Città; titolo già riconosciuto da Papa Leone XII l’8 agosto 1828.

Nel 1984 viene riconosciuta Città d’Arte.

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